Il 26 settembre 1976, Ramses II atterra all’aeroporto militare di Bourget, presso Parigi, accolto dal segretario di stato dell’Università.
È in Francia su invito del presidente Valery Giscard d’Estaing allo scopo di sottoporsi a una complesso intervento conservativo.
Mentre attraversa Place de la Concorde la mummia del grande faraone taglia la lunga ombra dellΓÇÖobelisco di granito che svetta al centro della piazza e forse riconosce in esso uno di quelli che, quasi due millenni prima, proprio lui ha ordinato di innalzare a Luxor, davanti al tempio di Amenofi.
Innalzare, costruire, restaurare, ampliare, fondare è stato quello che Ramses II ha fatto per tutta la vita, almeno da quando, nel suo 21° anno di regno, ha smesso di condurre campagne militari importanti.
L’Egitto era diventato un enorme cantiere, da Menfi a Abu Simbel, e per le sue opere è oggi ricordato Ramses II, forse più che per le sue battaglie e conquiste.